La terza tecnica VRP è chiamata multifunzionalità ed integrazione. Al contrario delle prime due tecniche esposte, miranti a minimizzare la varietà (e quindi il costo V) delle parti e dei processi produttivi necessari a far fronte alla diversificazione dei prodotti e delle specifiche, la multifunzionalità e l’integrazione si pongono l’obiettivo di ridurre il numero delle parti componenti ciascun prodotto e il numero di processi produttivi al fine di minimizzare i costi F.

Occorre chiarire cosa si intende con i due termini che identificano questa tecnica:

  • multifunzionalità significa guardare i prodotti nell’ottica funzionale e realizzare una struttura di prodotto composta dal minimo numero di parti occorrenti per svolgere la funzione voluta;
  • integrazione significa che anche quando si è ridotto al minimo il numero di parti e di processi, si ricorre all’impiego di nuovi materiali, nuove tecnologie produttive o nuovi criteri strutturali per integrare le funzioni desiderate nel minimo numero di parti.

Si può concludere che lo scopo di questa tecnica è la creazione di una struttura che assicuri la funzionalità voluta usando il minor numero di parti e il cui progetto sia molto semplice consentendo così di ridurre i componenti ed i processi produttivi necessari.
Graficamente è possibile facilitare questa attività schematizzando in una tabella le corrispondenze tra parti e funzioni, dunque indicando graficamente quando una parte è in grado di realizzare una funzione.

I concetti di multifunzionalità ed integrazioni sono rappresentati nella figura seguente:

Variety Reduction Program (VRP): multifunzionalità ed integrazione

multifunzionaità ed integrazione

Nicola S.

ingegnere industriale appassionato di digital management, logistica e produzione. Ha lavorato in diverse grandi aziende nei settori della logistica, oil&gas e della consulenza IT. Ha studiato presso l'Università di Trieste e presso la University of Technology di Sydney.

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