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Category: ambiente

Dal 10 settembre 2014 nuovi limiti di potenza agli aspirapolvere

Dopo aver combattuto una crociata contro le lampadine ad incandescenza, in favore di quelle a basso consumo e alle “nuove” lampadine a led; la UE ora ha deciso di focalizzare la propria attenzione sui consumi degli elettrodomestici, in primis gli aspirapolvere.

Scopriamo regole e limiti che saranno in vigore tra pochi giorni.

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Quale sostenibilità ambientale per i tablet?

Con l’infografica di oggi vediamo qual’è l’impatto ambientale legato alla produzione, uso e smaltimento dei dispositivi tablet come iPad e Nexus 7, …

Il primo, evidente risparmio è legato ad una drastica riduzione della carta stampata. In altre parole viene meno l’esigenza (o meglio…la pessima abitudine) di stampare manuali, e-mail ricevute, attestati e mille altri tipi di documenti per renderli trasportabili nella borsa o comunque utilizzabili laddove c’era il rischio di non trovare un PC a disposizione. L’infografica non ci dà informazioni sull’entità della riduzione ma solo sul numero di utilizzatori di tablet che ha dichiarato di aver diminuito il numero di stampe, ovvero il 45%. Chi lavora o ha lavorato in azienda sa bene quanto enorme sia lo spreco di carta stampata anche ai giorni nostri.

Anche il consumo di acqua diminuisce notevolmente passando da un libro stampato (ben 7 galloni di acqua) a ad un ebook (solo 2 bicchieri). Nessuno ne sarà sorpreso, considerando che chiaramente il libro stampato richiede carta che si ottiene dagli alberi.

Il terzo punto confronta i consumi istatanei dei tablet e di altri dispositivi elettrici ed elettronici.

Il punto successivo (the e-waste issue) riguarda ovviamente l’impatto dello smaltimento. Chiaramente lo smaltimento di un aparecchio elettronico è decisamente più delicato rispetto al suo competitor primitivo: il libro di carta. Ad ogni modo c’è da dire che sia Apple sia Samsung, ormai da anni stanno portando avanti una politica di ritiro dei devices obsoleti che, secondo quanto dichiarato dalle compagnie, dovrebbero essere smaltiti in modo sostenibile.

Nonostante questo forte impegno  dei due grandi produttori, la differenziazione dei componenti che costituiscono un tablet resta un’attività piuttosto impegnativa e costosa. Ad oggi non ho informazioni sulla reale sostenibilità di questi apparecchi e ritengo che il mercato sia troppo giovane per verificare se effettivamente le politiche di smaltimento siano state ben progettate ed attuate. Il problema si concretizzerà nel giro di qualche anno quando ci sarà il ricambio generazionale dei devices ed un numero imponente di apparecchi dovrà essere smaltito.

The Sustainability of Tablets

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Oltre all’impatto ambientale legato ai tablet, non va dimenticato quello sociale, legato in buona parte alle vicende della mega fabbrica Foxconn dove la maggior parte di questi vengono prodotti.

Cosa finisce nel cestino?

L’articolo odierno riguarda i risultati, presentati sotto forma di inforgrafica, di un’analisi sulla composizione della spazzatura che ogni giorno viene raccolta e gestita negli Stati Uniti.

La fonte dell’articolo è raggiugibile cliccando su questo link http://www.coolinfographics.com/

veccchie luci di Natale diventano suole per ciabatte (in Cina)

Il video mostra come in un piccolo stabilimento cinese vengano recuperate le vecchie luci di Natale per estrarre materie prime destinate alla fabbricazione di ciabatte e pantofole.

Le condizioni lavorative lasciano molto a desiderare e sono completamente assenti i dispositivi di protezione individuale. Inoltre anche la separazione con un uso massiccio di acqua non sembra essere proprio il massimo, sarebbe preferibile una separazione “a secco” con alcuni impianti più recenti molto più compatti ed ecosostenibili tipo questo, prodotto da un’azienda italiana.

Questo articolo, come d’altronde anche quello originale raggiungibile a questo indirizzo, ha lo scopo principale di sensibilizzare i consumatori sul fatto che i rifiuti, una volta gettati, non spariscono magicamente ma vengono gestiti in modo costoso dal mondo occidentale ed in modo quasi sempre scorretto ed eco-nonsostenibile da mondo orientale.

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