Lean Solutions

ingegneria ed innovazione

Category: marketing (page 4 of 5)

5 idee su come investire in beneficenza e migliorare l’immagine dell’azienda

Di questi tempi è molto raro che il bilancio aziendale riservi cifre considerevoli da investire in beneficenza. Nonostante questa triste premessa è possibile programmare un certo numero di attività diverse dal core business e dedicate ad aiutare la natura ed il prossimo; con i consigli di questo articolo (e di altri disponibili on-line) sarà possibile avere interessanti risutati anche con investimenti ridotti.

Prima di analizzare le cinque idee che verranno presentate oggi è opportuno fare una considerazione secondo cui una parte delle risorse allocate in attività di beneficenza potrebbero portare alcuni risultati collaterali come un miglioramento dell’immagine aziendale, la crescita dello spirito di team tra colleghi ed un maggior orgoglio dei dipendenti nel lavorare per una società che si interessa al mondo dove viviamo. Per questo motivo alcune delle risorse economiche originariamente destinate alla promozione oppure alla motivazione del personale potrebbero essere impiegate anche per attività di beneficenza.

Vediamo ora quali sono le proposte:

1. seed savers

Nel nostro Paese sono in pochi a sapere di cosa di tratta quando si parla di seed saver.

In poche parole si tratta di piantare nel proprio giardino o nel proprio terrazzo delle piante da orto o da frutto con lo scopo di ottenere dei semi da spedire via posta ad una associazione che si occupa, a sua volta, di farli avere agli abitanti dei Paesi poveri del mondo. Il principale motivo è dovuto al fatto che in molti paesi del terzo mondo è possibile acquistare solamente semi geneticamente modificati per essere sterili in modo che gli agricoltori, di anno in anno, siano obbligati ad acquistarli nuovamente azinchè utilizzare quelli nati naturalmente dalle piante.

Su Internet è possibile trovare varie associazioni di seed saver che forniscono dei kit piuttosto facili da piantare e capaci di crescere anche semplicemente in un vaso in terrazzo. Questa ottima idea può semplicemente essere applicata ad una realtà aziendale destinando una parte del giardino oppure dei terrazzi degli uffici alla semina di queste piante. Una adeguata informazione sul recinto del piccolo orticello e sul sito web aziendale porterebbe ad un miglioramente d’immagine ed una popolarità considerevole a fronte di un investimento davvero limitato ed etico.

2. pompa giocatto (PlayPump)

La PlayPump è una sorta di giostra per bambini ma ha l’importante funzione di consentire l’estrazione di acqua da un pozzo. Installare una PlayPump costa circa 5000 euro e dovrebbe fornire acqua per circa 2500 persone. Per donazioni superiori a 100-150€ l’associzione Roundabout Outdoor ti spedirà un modellino fatto a mano di replica della pompa, un oggetto interessante per arredare gli uffici come la protineria o lo sportello con il pubblico.

Ecco un video che mostra il funzionamento della PlayPump (purtroppo è in coreano ma anche senza audio si capisce abbastanza facilmente)

3. adottare un bambino a distanza

L’adozione a distanza di un bambino è una modalità di beneficenza molto famoso anche in Italia anche se, nella realtà, non ha mai avuto un vero e proprio boom. Oltre al fondamentale aspetto benefico del sostenere, almeno economicamente, la vita di un bambino dei Paesi in via di sviluppo, un aspetto interessante è quello che, a fronte di un offerta, è possibile ricevere una foto del bambino adottato.

Quindi, perchè non adottare un bambino per ogni ufficio e dare la foto da appendere negli uffici?

Anche in questo caso la spesa non è alta ed ogni ufficio avrebbe il “suo bambino”.

4. salvaguardare le foreste

Oltre alla salvaguardia delle foreste maggiori del mondo per estensione, è intressante sapere che esistono vari gruppi che si occupano di foreste più vicine a dove viviamo e che sicuramente apprezzerebbero un aiuto economico per le loro attività di protezione dell’ambiente.

Un caso di eccellenza è rappresentato da Valcucine che ha fondato il progetto Bioforest coinvolgendo anche altre realtà industriali in un progetto di protezione di un sito naturale nell’area pordenonese. L’aver intrapreso un progetto di protezione del proprio territorio anzichè di una terra fisicamente lontanta potrebbe rappresentare una scelta vincente per quelle aziende i cui stakeholder vivono nelle vicinanze dell’azienda.

5. concorso tra i dipendenti

Il numero di associazioni, gruppi e singoli a cui destinare donazioni è praticamente infinito ed ognuno di noi ha delle preferenze legate alla propria vita e alla propria mentalità. Per questo motivo perchè non proprorre ad ogni ufficio una cifra (o un certo numero di ore) da investire in beneficenza in un progetto a loro scelta? Perchè non creare un evento in cui un rappresentante presenta ai colleghi dove sono stati destinati i fondi di quell’ufficio e perchè hanno deciso quello specifico progetto? Sono sicuro che realizzando una simile idea emergerebbero dei progetti interessanti e si migliorerebbe il clima aziendale, non dimenticate che anche una delle aziende migliori al mondo dal punto di vista del clima aziendale lo fa: Atlassian.

I quadranti della matrice Boston consulting group

Dopo gli articoli dei giorni scorsi vediamo più nel dettaglio quali sono le caratteristiche e le strategie che le aziende devono adottare in base ai risultati dell’analisi tramite la matrice BCG.

Matrice Boston

Matrice Boston

Dogs

Si tratta di prodotti o attività con una quota di mercato bassa in un mercato a sviluppo lento oppure ad uno stato terminale del suo ciclo di vita.La strategia dell’azienda dovrebbe essere quella di uscire da un mercato così poco attraente ed abbandonare prodotti senza particolari prospettive limitando il più possibile le perdite.

Question marks

Sono prodotti caratterizzati da una bassa quota in un mercato ad alto tasso di sviluppo della domanda. Il loro futuro è incerto ma potrebbero diventare interessanti per l’azienda nel caso in cui, manenendo intatta la quota, il mercato si sviluppasse adeguataente. L’azienda, dopo una attenta valutazione, dovrebbe investire in questi prodotti per consolidare la propria posizione in un mercato in fase di maturazione.

Cash cows

Come si intuisce dal nome sono prodotti destinati ad essere “munti” finchè è possibile dato che sono attività con una quota considerevole in un mercato a bassa crescita.

Stars

Prodotti con un’alta quota in mercati a forte crescita. Per prodotti e per le attività collocate in questo quadrante le entrate superano le uscite. La streategia dell’azienda deve essere quella di mantenere l’attrattività di questi prodotti e la propria posizione nel mercato.

Come calcolare la quota di mercato e il tasso di sviluppo

Qualche giorno fa ci siamo occupati di fare un’introduzione alla matrice BCG (ovvero la matrice Boston Consulting Group). In tale introduzione è stata definita tale matrice e come il piano individuato dal tasso di sviluppo del mercato e dalla quota di mercato viene ripartito in quattro aree ideale. Nell’articolo odierno vedremo di andare oltre approfondendo come vengono valutati questi due fondamentali valori che permettono di individuare una posizione sulla matrice.

Matrice Boston Consulting Group (Ericmelse)

Matrice Boston Consulting Group (Ericmelse)

Tasso di sviluppo del mercato

In questo indicatore si deve tenere conto delle caratteristiche del mercato e, più in particolare, si deve stimare la posizione di un determinato prodotto nelle fasi del ciclo di vita del mercato. Inevitabilmente è un valore piuttosto difficile da individuare dato che è impossibile conoscere con certezza quali saranno le evoluzioni di un mercato; nonostante questo è possibile utilizzare alcuni strumenti ed alcune informazioni per giungere ad una stima solitamente accettabile:

  • dati storici del mercato in esame;
  • dati storici ed attuali di un mercato con caratteristiche simili;
  • modelli di evoluzione del mercato nel tempo;
  • obblighi legislativi con scadenze in un futuro prossimo.

Il grado di interesse dell’azienda per il mercato non è costante nel tempo ed anche l’entità dello sforzo finanziario tende a cambiare.

Lo scopo di questo indicatore è la valutazione dell’attrattività del mercato.

Quota di mercato

La quota di mercato relativa è un valore che si riferisce direttamente all’entità di clienti (sul totale) “posseduti” da uno specifico prodotto. E’ possibile calcolare questo valore più facilmente del precedente essendo legato ad una situazione attuale e non ad uno scenario futuro (quindi caratterizzato da incertezza). La stima del mercato è comunque tutt’altro che banale e richiede una profonda e mirata analisi di mercato per stabilire la propria quota e, molto più importante, quella dei nostri competitors.

Quanto maggiore è la quota di mercato relativa tanto più bassi possono essere i costi unitari dell’azienda

In questo ed in molti altri casi è preferibile ragionare in valori relativi. In altre parole una vota noti (o stimati) i valori che descrivono la distribuzione delle quote di mercato tra le varie aziende, queste devono essere espresse rapportandole alla quota dell’attore principale di quel mercato.

Come gestire il lancio di un prodotto

Segnalo oggi un interessante articolo pubblicato poco fa su NinjaMarketing

Best practice e falsi miti del lancio di un prodotto: Strategie da attuare ed errori da evitare per ottimizzare l’effetto di un nuovo prodotto sui clienti

Il prezzo ha sempre un impatto psicologico sul cliente e svendere un prodotto trasmette un’idea di basso valore all’utente finale.
Il venditore deve fare di tutto per far sì che il compratore comprenda il valore aggiunto del prodotto, che ne percepisca le qualità e la capacità di soddisfare un bisogno ben identificato.

Older posts Newer posts

© 2024 Lean Solutions

Theme by Anders NorenUp ↑