Foto di famiglia al villaggio ENI

Foto di famiglia al villaggio ENI

Sono davvero pochi a conoscere l’esistenza del villaggio ENI di Corte di Cadore (nel Comune di Borca di Cadore in provincia di Belluno). Si tratta di un complesso turistico realizzato nella seconda metà degli anni ’50 su idea di Enrico Mattei, allora dirigente dell’ENI e progettato dall’architetto Edoardo Gellner.

Enrico Mattei, presidente dell’Eni, negli anni ’50, chiede all’architetto Edoardo Gellner di progettare un villaggio turistico in montagna per i
propri dipendenti.

Gellner indica una vasta area di 200 ettari alle pendici dell’Antelao, che gode di un miglior panorama, è un luogo soleggiato e facilmente accessibile.
Il villaggio deve essere un complesso inserito nel quadro naturale dell’Antelao e creare un ambiente ideale per la gente che trascorre un periodo
di vacanza in contatto con la natura.

Gellner inizia a progettare il villaggio nel 1954.

Lascio ogni tipo di considerazione architettonica a chi ne è esperto ma propongo questo caso reale in quanto tuttora, a distanza di quasi 60 anni, i concetti individuati dallo stesso Mattei ed i principi secondo cui è stato progettato e realizzato il villaggio sono davvero innovativi e dimostrano la lungimiranza di alcuni degli imprenditori e progettisti di quell’epoca.

Gellner progetta nuovi insediamenti accettabili e originali. I suoi obiettivi sono:
• Eliminazione del traffico
• Integrazione tra percorsi ed edifici
• Annullamento della distinzione tra tetto e parete e tra terreno ed edificio
• Adeguamento dei volumi alla fisionomia del terreno.

Per comprendere la struttura del villaggio vi consiglio di leggere le prime 20 slide di questa presentazione.

Villaggio ENI

Villaggio ENI

Vediamo quali sono i punti più importanti rispettati nella fase di ideazione, progettazione e realizzazione di questo grande progetto:

1. vengono completamente annullate le barriere gerarchiche e viene promossa la comunicazione e l’interazione tra “vicini” di villetta:

  • le villette sono distribuite a gruppi di 60-80 unità;
  • l’assegnazione delle villette viene fatta in modo casuale, è quindi possibile che un operaio fosse vicino di casa di un dirigente;
  • i collegamenti tra le ville sono realizzati attraverso tratti di strada quasi pianeggiante per invitare la circolazione a piedi;
  • al tempo stesso viene garantita la privacy degli occupanti delle villette e la possibilità di formazione di contatti sociali con i vicini.

2. vengono rispettati i criteri igienici e di comfort psicofisico:

  • ogni villetta ha una buona vista sulle montagne vicine ed è esposta al sole;
  • il piano terra è occupato da un posto macchina oppure è libero consentendo il passaggio dell’aria;
  • ogni villetta è dotata di una stube;
  • nella parte bassa del villaggio sono presenti gli impianti sportivi;
  • è possibile muoversi nel villaggio a piedi.

3. i genitori vengono “liberati” dai compiti familiari legati ai figli che soggiornano nell’area “campeggio” in piccoli bungalow in legno vicino ai servizi comuni: mensa, spogliatoi, area accetazione e servizi ricreativi collegati tra loro tramite corridoi coperti orizzontali.

Il villaggio ENI è attualmente in fase di lento restauro, alcune aree come l’albergo e gli impianti sportivi sono stati rinnovati nel corso dell’ultimo decennio e sono al momento funzionanti.

Nicola S.

ingegnere industriale appassionato di digital management, logistica e produzione. Ha lavorato in diverse grandi aziende nei settori della logistica, oil&gas e della consulenza IT. Ha studiato presso l'Università di Trieste e presso la University of Technology di Sydney.

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