La seconda tecnica del VRP è chiamata combinazione e come la precedente, è uno strumento per affrontare la diversificazione. Si tratta di realizzare diversi prodotti finiti di una famiglia tramite la differente combinazione di parti e componenti standardizzati (moduli base) che, opportunamente associati, permettono la differenziazione dei prodotti. In altre parole l’obiettivo di questa tecnica è la combinazione opportuna di parti ed unità per consentire la diversificazione dei prodotti.

Un’efficiente produzione di parti e unità standardizzate si fonda su un sistema produttivo progettato in base alla tecnica di combinazione. La progettazione di una struttura combinata necessita di alcune regole da seguire:

  • gruppi e unità devono essere intercambiabili;
  • deve essere possibile elevare o abbassare il livello funzionale dei gruppi e delle unità;
  • si deve poter creare un’ampia serie di prodotti finiti semplicemente scambiando gruppi ed unità;
  • deve essere possibile combinare gruppi ed unità in modo da soddisfare le esigenze del mercato.

Nicola S.

ingegnere industriale appassionato di digital management, logistica e produzione. Ha lavorato in diverse grandi aziende nei settori della logistica, oil&gas e della consulenza IT. Ha studiato presso l'Università di Trieste e presso la University of Technology di Sydney.

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