Dopo aver visto vari aspetti del Business Model Canvas continuiamo gli approfondimenti sulla stesura del Business Plan attraverso l’approccio “The One-Page Business Plan” che permette di sintetizzare un business plan (anche se sarebbe più corretto parlare di business model visti i contenuti) in una sola pagina.

100$ startup

Chiaramente si tratta di un approccio molto semplificativo, che mira a individuare una serie di punti da seguire per formalizzare un’idea su un foglio e spiegarla in tempi molto rapidi ai nostri interlocutori. L’idea alla base, infatti, è quella di stimolare l’interesse di VC, stackeholder o chiunque altro dandogli una rapida panoramica della nostra idea dall’inizio alla fine; lasciando ad un Business Plan più elaborato l’onere di dare una visione più completa ed approfondita dell’idea.

La tecnica è stata presentata nell’interessante libro 100$ startup di Chris Guillebeau, che racconta la storia di molte persone comuni che hanno deciso di dare una svolta alla loro vita (per varie ragioni) ed iniziare delle attività in proprio raggiungendo un discreto successo. Ci saranno certamente altre occasionid i tornare su alcune storie raccontate nel libro comunque, come è facile intuire dal titolo, si tratta di startup fondate con un budget molto limitato e in molti casi in àmbiti fuori dal digitale. Il libro è molto interessante!

Tornando al modello The One page Business Plan, è possibile scaricarne una utile e comoda versione compilabile cliccando qui, in pdf.

Chi ha letto almeno qualche pagina del libro conosce la fissazione dell’autore sui tre punti legati allo startup di un nuovo business:

  1. Product or service: what you sell
  2. People willing to pay for it: your customers
  3. A way to get paid: how you’ll exchange a product or service for money

e non si stupirà molto nel leggere la struttura del Business Plan in una pagina:

  • overview: un’introduzione all’idea e ai pontenziali clienti;
  • ka-ching: una rapidissima analisi economica che individua le entrate economiche del progetto;
  • hustling: una rapida carrellata sul marketing dell’idea, ovvero come i potenziali cliente verrebbero a sapere dell’esistenza del progetto;
  • success: sono gli obiettivi dell’idea;
  • obstacles/challengers/open questions: si tratta di una versione primitiva di un’analisi SWOT.

Nicola S.

ingegnere industriale appassionato di digital management, logistica e produzione. Ha lavorato in diverse grandi aziende nei settori della logistica, oil&gas e della consulenza IT. Ha studiato presso l'Università di Trieste e presso la University of Technology di Sydney.

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