La campagna dei cartellini rossi è una tecnica inventrata da Maasaki Imai per seguire il principio del Seiri (riordinare). Si tratta di un approccio stremamente semplice ed utilizzabile senza l’utilizzo di supporti informatici.

Come funziona

I membri della squadra 5S vanno nell’area produttiva (gemba) con un pacco di cartellini rossi e li applicano sugli oggetti che ritengono non necessari. Più sono grandi e numerosi i cartellini rossi meglio è. Nel dubbio è meglio apporre il segnale. Alla fine della “campagna” l’intera area sarà piena di cartellini rossi e, insieme al personale, si considerano uno ad uno gli oggetti etichettati di rosso.
Per conservarli il lavoratore deve dimostrare che ne ha bisogno, altrimenti ciò che ha un’etichetta rossa sarà rimosso.

Gli oggetti privi di valore, che non si useranno in futuro e non hanno motivo di restare, vengono eliminati definitivamente mentre quelli che non verranno utilizzati nei prossimi 30 giorni, ma che potrebbero tornare utili in futuro spostati in un magazzino. Al termine della “campagna dei cartellini rossi” tutti i dirigenti devono ritrovarsi e verificare ciò che si sta eliminando chiedendosi come modificare il sistema che ha reso possibili questi sprechi per permettere di che ciò non si ripeta.

L’eliminazione degli oggetti non necessari libera spazio e aumenta la flessibilità dell’uso dell’area di lavoro poiché una volta che gli oggetti non necessari sono stati scartati rimane solo ciò che è necessario.

Nicola S.

ingegnere industriale appassionato di digital management, logistica e produzione. Ha lavorato in diverse grandi aziende nei settori della logistica, oil&gas e della consulenza IT. Ha studiato presso l'Università di Trieste e presso la University of Technology di Sydney.

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