Venerdì sera, una volta tornato a casa dall’ufficio, nella cassetta delle lettere (quella vera non la mailbox 🙂 ) ho trovato la solita mezza dozzina di depliant, cataloghi e pubblicità in generale…la novità è che questa volta c’era anche del materiale marchiato Amazon! Si tratta di un catalogo di giocattoli (più di 90) da regalare o farsi regalare per Pasqua.

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Nei pochi istanti dedicati a sfogliare il catalogo mi sono venute delle considerazioni, che forse i dipendenti di Amazon avrebbero dovuto fare prima di aprire le porte allo SPAM cartaceo:

  • Nonostante l’alto numero di ordini fatti negli anni su Amazon non ho mai comprato nessun giocattolo né del materiale per bambini. Mi viene quindi il sospetto che il catalogo sia stato mandato all’intero insieme di utenti registrati al sito, senza una minima attività di segmentazione o senza aver individuato un target di utenti.
  • Il catalogo non contiene prezzi…che può anche essere una buona scelta ma come dovrei fare a trovare sul sito i prodotti indicati? C’è il codice ASIN ma è piuttosto scomodo ricopiarlo nel form di ricerca solo per sapere il prezzo di un prodotto…non sarebbe stato meglio inserire un codice a barre o un qr code da scansionare con la loro applicazione?
  • Seriamente: quanti utenti credete compreranno dei giocattoli ai propri figli o nipoti mettendosi davanti al browser ricopiando a mano dei codici di 10 cifre? E quanti sono gli utenti così evoluti da sapere che su Amazon si può fare una ricerca usando il codice ASIN? è come ordinare un drink al bar dettando la formula chimica al cameriere…
  • Aver ricevuto il catalogo non dà diritto ad alcuno sconto né trattamenti particolari…avrebbero potuto inserire delle offerte riservate oppure un piccolo sconto per favorire l’interazione catalogo cartaceo – applicazione on-line.

Cara Amazon…proprio una caduta di stile!

Nicola S.

ingegnere industriale appassionato di digital management, logistica e produzione. Ha lavorato in diverse grandi aziende nei settori della logistica, oil&gas e della consulenza IT. Ha studiato presso l'Università di Trieste e presso la University of Technology di Sydney.

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